Premesso che ogni forma di mal di denti presuppone la necessità di sottoporsi un’adeguata visita dentistica, per una preliminare auto-diagnosi del disturbo è importante saper interpretare i segnali che l’organismo ci invia.
Per valutare il mal di denti, è necessario tenere in considerazione alcuni parametri importanti:
- Intensità del dolore (tollerabile, acuto, lancinante, insopportabile)
- Localizzazione del mal di denti (colpisce un canino, un molare, un dente del giudizio, coinvolge più denti ecc.)
- Frequenza: il dolore è continuo od intermittente
- Possibile accentuazione del dolore con alimenti caldi, freddi, amari, salati, acidi, zuccherati…
- Velocità d’esordio (dolore improvviso, progressivo)
- Co-presenza di sintomi satelliti come sanguinamento gengivale, febbre, alito cattivo ecc.
Saper riconoscere il tipo e l’intensità del mal di denti, così come riuscire a collocare il dolore in una determinata zona dell’arcata dentale è importante per avere un’idea, per quanto generale, sul disturbo che potrebbe nascondersi dietro il mal di denti.
Ma non è tutto. Saper descrivere con parole proprie il dolore può rivelarsi estremamente utile al medico, il quale potrà così porre un’ipotesi diagnostica in modo più agevole già a partire dall’anamnesi, ovvero dall’analisi dei sintomi riferiti dal paziente.