Non è sempre così immediato accorgersi di un’infezione dentale in corso, soprattutto se non si sono eseguiti interventi dentali nel breve periodo.
In linea generale, è possibile distinguere approssimativamente i sintomi tipici delle infezioni dentali “comuni” da quelli caratteristici di processi infettivi più gravi e profondi.
Le infezioni superficiali ai denti possono arrecare mal di denti, dolore localizzato, edema (gonfiore) ed ipersensibilità dentinale alla temperatura ed alla masticazione.
I pazienti colpiti da infezioni dentali più profonde, come ascessi, granulomi o cisti, possono invece accusare sintomi più seri e pericolosi, come ad esempio febbre alta, difficoltà della deglutizione, dolore ad aprire la bocca e, in alcuni casi gravi, perfino difficoltà respiratorie. Nei casi di estrema gravità, le infezioni dentali possono propagarsi nei vari distretti dell’organismo fino a provocare sepsi, mettendo pericolosamente a repentaglio la vita stessa del paziente.
Non tutte le infezioni dentali esordiscono con sintomi precisi e specifici.
Il granuloma merita un approfondimento a se stante: si tratta di una tipica complicanza di carie, scheggiature dentali o traumi ai denti, provocata essenzialmente da un’infezione proveniente dal canale radicolare. Il granuloma è un’infezione equivoca che, in genere, non esordisce con alcun sintomo particolare. La pericolosità di questo tipo d’infezione dentale consiste proprio nella sua asintomaticità: non trattando il disturbo fin dai primissimi stadi, il granuloma può rimanere silente per moltissimo tempo, evolvendo inaspettatamente in fistole o cisti dentali molto più pericolose dell’infezione iniziale.