Il rapporto tra i denti e la salute dell’essere umano è piuttosto stretto ed articolato.

Anzitutto, i denti sono fondamentali per iniziare il processo digestivo; senza di essi, il cibo non può essere masticato ed imbevuto di saliva (che contiene i primissimi enzimi digestivi). La masticazione corretta consente di ridurre il carico di lavoro dello stomaco (soprattutto in seguito all’ingestione di carne) e di diminuire le possibilità di diverticolite. Quest’ultimo disturbo, fondato sulla preesistenza di diverticolosi intestinale, può essere innescato dall’insediamento di residui alimentari grossolani solidi (perché NON correttamente masticati) all’interno di “tasche” (diverticoli) formatesi tra la mucosa e i canali vascolari sottostanti (una sorta di invaginazione o di ernia). In loco, tali residui fermentano ed innescano un processo infiammatorio (diverticolite = infiammazione dei diverticoli) più o meno grave.

I denti, o meglio il serramento della mandibola sulle mascelle, svolgono anche un ruolo piuttosto importante nel mantenimento della postura. Potrà sembrare strano ma, se le arcate superiori ed inferiori non combaciano, può avvenire un’alterazione delle contrazioni muscolari di stabilizzazione, con ripercussioni (di varia gravità) sulla posizione della colonna vertebrale.

Infine, ma non per ultimo, i denti possono rappresentare una fonte di accesso diretto per i batteri verso il circolo sanguigno. Piuttosto rare, ma comunque possibili, sono le infezioni setticemiche originate da una banalissima (ma trascurata) carie dentaria . Rammentiamo che, nonostante la carie rappresenti un disturbo piuttosto comune e (in genere) NON grave, l’infezione setticemica può invece essere talmente grave da portare l’individuo fino alla morte.

Alcuni studi hanno persino messo in relazione una cattiva igiene orale con un maggior rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, come l’infarto.